LUNEDì 19 NOVEMBRE 2018 (Lc. 18, 35-43)
" Per te! "
"Che cosa vuoi che io faccia per te?"
È una domanda al contempo rassicurante e impegnativa. È una domanda che esce dal testo e prende per il collo il tuo cuore. Forse non te la sei mai posta seriamente.
Ma oggi Gesù ti chiede: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Non semplicemente “che cosa vuoi che io faccia?”, ma “per te”.
Il Signore si interessa personalmente di te!
“È troppo insignificante questo uomo perché possa alzare il suo grido al Signore che passa”.
Così almeno sembra pensare la folla che cerca di farlo tacere.
Ma, come Papa Francesco ci ha ricordato nella giornata di ieri, Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Perciò non temiamo di alzare il nostro grido al signore.
Ma allo stesso tempo non fuggiamo da quella domanda che con tenerezza egli ci rivolge: «Che cosa vuoi che io faccia per te?».
Sì perché rimanere su queste parole non è facile…sono come due braccia spalancate che attendono il tuo salto, il tuo “lasciarti cadere”…
Colpisce anche l’atteggiamento della folla.
Nei Vangeli, spesso la folla è sinonimo di anonimato e ostacolo all’incontro con Gesù.
Anche qui è così!
L’annuncio stesso che la gente offre al cieco è dato come un ostacolo, una Parola per far tacere, per far desistere: «Passa Gesù, il Nazareno!», come a dire: «Quindi tu sta lì, spostati e lascia passare!».
Infatti, appena il cieco comincia a gridare “quelli che camminavano avanti” lo vogliono zittire.
Purtroppo accade così spesso che proprio coloro che “camminano avanti”, i cristiani cosiddetti “più impegnati”, diventano ostacolo all’incontro con il Signore, un gruppo così elitario che se in qualche modo annuncia, allontana.
Non una comunità che si fa grembo che accoglie, ma una cerchia inavvicinabile, almeno da coloro che sono lungo la strada, i mendicanti della fede…
E come in questo Vangelo, quelli che camminavano avanti, tronfi del loro essere “avanti”, non sanno vedere in Gesù che “il Nazareno”, mentre il cieco riconosce in quel Nazareno il Figlio di Davide.
Invece che lasciarsi illuminare dal cieco lo vogliono zittire: cosa ne può sapere lui di chi sia quel rabbì?!
Ci dimentichiamo presto delle parole di Papa Francesco, il quale ci ricorda che innanzitutto i poveri sono i nostri evangelizzatori, che Dio ci evangelizza attraverso i poveri.
Ma noi ad un cieco mendicante, un “lontano”, ci avviciniamo al massimo per fargli elemosina o per fargli la predica, difficilmente per essere evangelizzati. Dimenticandoci che lui sarà cieco e lontano, ma noi zoppi e allontananti!
E così la storia si ripete!

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LA FORESTA (Bruno Ferrero)
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Un giorno, in un bosco molto frequentato scoppiò un incendio. Tutti fuggirono, presi dal panico. Rimasero soltanto un cieco e uno zoppo. In preda alla paura, il cieco si stava dirigendo proprio verso il fronte dell'incendio. «Non di là!» gli gridò lo zoppo. «Finirai nel fuoco!».
«Da che parte, allora?» chiese il cieco. «Io posso indicarti la strada» rispose lo zoppo «ma non posso correre. Se tu mi prendi sulle tue spalle, potremmo scappare tutti e due molto più in fretta e metterci al sicuro».
Il cieco seguì il consiglio dello zoppo. E i due si salvarono insieme.
Se sapessimo mettere insieme le nostre esperienze, le nostre speranze e le nostre delusioni, le nostre ferite e le nostre conquiste, ci potremmo molto facilmente salvare tutti.

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Pace e bene e buona giornata!
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 18, 35-43
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

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