VENERDì 30 NOVEMBRE 2018 (Mt. 4, 18-22)
Festa di sant’Andrea Apostolo
“ SUBITO ”
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Impressiona, quasi, questo avverbio che descrive la risposta dei primi quattro discepoli di Gesù: “subito!”.
Nato a Betsaida, sulla riva del lago di Tiberiade, discepolo del Battista, Andrea fu uno dei primi a seguire il Signore e fu lui a portare Pietro, suo fratello, dal Rabbì di Nazareth.
Quindi è verosimile che quello narrato nel vangelo di oggi non fosse il primissimo incontro con Gesù.
Eppure quel “subito” rimane uno spintone non indifferente alla nostra fede pigra.
Questa immediatezza e radicalità nel seguire Gesù, espressa dal loro “lasciare”, ci parlano di persone in ricerca, animate dalla speranza d’Israele.
Gesù evidentemente non era un rabbì come gli altri. Ordinariamente erano i discepoli a scegliersi il maestro. Con Gesù le cose si invertono: è lui a scegliere e chiamare i suoi discepoli.
Lo stesso Andrea andando a chiamare il fratello Simone dirà: «Abbiamo trovato il Messia!» e lo conduce da Gesù. Gesù fece breccia nel cuore di questi quattro amici e non ne uscirà mai più.
Nemmeno quando fuggiranno e Pietro rinnegherà: Pietro non avrebbe pianto in quel modo se Gesù non fosse stato inciso nel suo cuore.
Andrea, Simone, Giacomo e Giovanni lasciarono tutto e seguirono Gesù, subito, senza indugi, senza “se” e senza “ma”.
Ancora oggi Gesù passando vede e chiama in quel modo, nel tuo ambiente di vita, nel tuo lavoro e conquista il tuo cuore in un modo tale che tu non puoi più dirgli altro che “Sì!”.
Ti interpella così personalmente che non puoi far altro che la pazzia di lasciare tutto, subito, come un matto che non sa quello che fa e, invece, lo sai benissimo.
Che aria nuova che si respira, allora!
Che gioia profonda che ti riempie l’anima!
Potevi essere un parrucchiere, un ingegnere, un contadino o un medico, un professore, un macellaio o un pescatore, ma nulla è capace di far vibrare il tuo cuore e la tua stessa vita come lui, il Signore!
Potresti diventare un genio, un organizzatore, un inventore, un uomo di successo, una donna famosa.
Ma tutto questo è molto meno che essere uno strumento nelle mani di Dio.
Ad Andrea poi si rivolgeranno dei greci per poter incontrare Gesù e, ancora una volta, come agli inizi con il fratello Simone, sarà il tramite per l’incontro con il Signore.
Ancora oggi gli Apostoli rimangono un tramite ineludibile per incontrare il Signore Gesù e ancora oggi il Signore ci coinvolge in questo contagiare il mondo della sua bellezza servendoci anche di noi per poter giungere a molti che altrimenti non lo incontrerebbero. 
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LA SCELTA (Bruno Ferrero)
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Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito: "Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile".
Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: "Queste sono le tue sofferenze".
Tutta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò. Il maestro la buttò via.
Il maestro prese un'altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare.
La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima.
"Vedi?" spiegò il maestro.
"Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare".
Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite. Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio. Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente: "Da qualche parte certamente c'è una soluzione ed io la troverò".

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

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