GIOVEDì 10 GENNAIO 2019 (Lc. 4, 14-22)
“Oggi!"
Io sono originario di un paesino di campagna in provincia di Verona al confine con la provincia di Mantova: mille abitanti, poco più o poco meno.
In un paese così ci si conosceva tutti e tutti conoscevano la mia famiglia.
In un paese così ci si conosceva tutti e tutti conoscevano la mia famiglia.
Quando dopo essere stato ordinato sacerdote ho cominciato a tornare con una certa frequenza al mio paese a predicare - infatti il convento in cui vivevo era a tre chilometri dal mio paese d’origine e, quindi, succedeva spesso che dovessi andare a celebrare una messa domenicale al mio paese – Ricordo una cosa curiosa che capitava.
Soprattutto le prime volte, la gente un po’ sorpresa e un po’ incuriosita nel vedermi all’altare a presiedere l’eucarestia e a predicare dall’ambone commentava così: «Elo Simone? El fiol de la Imelda?», «Elo el fradel de la paruchiera?», «Elo so fradel del giometra?».
«Sì! Sì! L’è lu!»
( «è Simone? Il figlio della Imelda?», «è il fratello della parrucchiera?». «è il fratello del geometra?». «Sì! Sì! È lui!»)
«Sì! Sì! L’è lu!»
( «è Simone? Il figlio della Imelda?», «è il fratello della parrucchiera?». «è il fratello del geometra?». «Sì! Sì! È lui!»)
Questo succedeva perché era da anni che non mi vedevano e magari l’ultima volta che mi avevano visto ero ancora all’università, un giovane tra tanti del paese. Ma ora….
Figuriamoci per Gesù!
Di Gesù si era sparsa la voce che aveva guarito ammalati, cacciato demoni.
Chissà che voci giravano su di lui?
Ne possiamo avere un’idea proprio leggendo il Vangelo, quando ai discepoli Gesù chiede cosa dice la gente di lui: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti» (Mc. 8,27).
La sua fama, dice il Vangelo, si diffuse in tutta quella regione.
Chissà che voci giravano su di lui?
Ne possiamo avere un’idea proprio leggendo il Vangelo, quando ai discepoli Gesù chiede cosa dice la gente di lui: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti» (Mc. 8,27).
La sua fama, dice il Vangelo, si diffuse in tutta quella regione.
Ecco!
Gesù compare a Nazareth, dove era cresciuto, luogo in cui era da tutti conosciuto, con questa fama alle spalle, se non ancora quella riportata da Marco, sicuramente quella di guaritore ed esorcista.
Gesù compare a Nazareth, dove era cresciuto, luogo in cui era da tutti conosciuto, con questa fama alle spalle, se non ancora quella riportata da Marco, sicuramente quella di guaritore ed esorcista.
Chissà che attesa quel sabato a Nazareth?!
Tutti – dice il Vangelo – avevano gli occhi puntati su di lui.
E Gesù esce in quell’affermazione dirompente: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Gesù! Proprio quel Gesù che era il figlio del carpentiere e che tutti conoscevano e avevano visto crescere!
La pretesa di Gesù suscita una meraviglia quasi incontenibile, che presto, purtroppo, si convertirà in rifiuto.
Per capire la portata dell’affermazione di Gesù può essere utile un piccolo approfondimento.
La Legge di Mosè prevedeva che, ogni cinquant’anni, Israele celebrasse l’anno giubilare, l’anno di grazia.
In cosa consisteva l’anno di grazia?
Durante questo anno si dovevano liberare gli schiavi, condonare i debiti, restituire le terre alle famiglie che le avevano perdute.
Tuttavia quella Legge di Mosè rimaneva non attuata.
Si finì, così, con rimandare e identificare l’anno di grazia con i tempi futuri del messia.
Si finì, così, con rimandare e identificare l’anno di grazia con i tempi futuri del messia.
Gesù afferma che con lui, finalmente, si realizza quella Legge scritta.
Gesù si rivela come colui che realizza quella Parola!
È una Parola pronunciata anche su di noi, che Gesù vuole compiere anche in noi!
L'anno di grazia è proclamato anche per te, per me, per noi tutti, per ciascuno!
L'anno di grazia è proclamato anche per te, per me, per noi tutti, per ciascuno!
E la storia cambia, anzi si compie!
IL VECCHIO VIOLINO (Bruno Ferrero)
Ad una vendita all’asta, il banditore sollevò un violino.
Era graffiato e scheggiato.
Ad una vendita all’asta, il banditore sollevò un violino.
Era graffiato e scheggiato.
Le corde pendevano allentate e il banditore pensava non valesse la pena perdere tanto tempo con il vecchio violino, ma lo sollevò con un sorriso.
«Che offerta mi fate, signori?» gridò. «Partiamo da... 100 euro!».
«Centocinque!» disse una voce. Poi centodieci.
«Centoquindici!» disse un altro. Poi centoventi.
«Centoventi euro, uno; centoventi euro, due; centoventi euro...».
«Centocinque!» disse una voce. Poi centodieci.
«Centoquindici!» disse un altro. Poi centoventi.
«Centoventi euro, uno; centoventi euro, due; centoventi euro...».
Dal fondo della stanza un uomo dai capelli grigi avanzò e prese l’archetto.
Con il fazzoletto spolverò il vecchio violino, tese le corde allentate, lo impugnò con energia e suonò una melodia pura e dolce come il canto degli angeli.
Quando la musica cessò, il banditore, con una voce calma e bassa, disse: «Quanto mi offrite per il vecchio violino?».
E lo sollevò insieme con l’archetto.
«Mille euro, e chi dice duemila? Duemila! E chi dice tremila?
Tremila, uno; tremila, due; tremila e tre, aggiudicato» disse il banditore.
La gente applaudì, ma alcuni chiesero: «Che cosa ha cambiato il valore del violino?».
Pronta giunse la risposta: «Il tocco del Maestro».
Pace e bene, buona giornata!
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l'anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l'anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
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