SABATO 26 GENNAIO 2019 (Lc. 10, 1-9)
“Timoteo e Tito”
Gesù si serve dei discepoli per agire nella storia.
È Gesù che porta la salvezza, ma invia davanti a sé i suoi discepoli.
Non sono i discepoli che salvano, ma Gesù sceglie e invia a due a due i discepoli davanti a sé in ogni città o luogo dove egli stava per recarsi.
La loro presenza diventa accadimento del regno.
Infatti, Gesù li esorta a dire: «È vicino a voi il regno di Dio”».
Ma non sono loro il regno di Dio, bensì Gesù e il suo annuncio.
Eppure c’è uno stile, un modo di essere dei discepoli che rende quel “dire” potente.
San Francesco ha accolto questo stile come suo proprio e dei suoi frati.
Lo stare come agnelli in mezzo a lupi e la povertà di mezzi sono già essi stessi evangelizzazione e rendono l’annuncio della vicinanza del regno di Dio parola convincente.
Gesù lega la sua azione e la sua presenza efficace alla comunità dei suoi discepoli chiamandoli a incarnare essi stessi la novità del regno di Dio. In questo modo diventano segni, quasi sacramento di Gesù.
Ma lo stile che più di tutti contraddistingue il discepolo di Gesù e rende visibile la presenza del regno di Dio è adombrato in quell’essere mandati a due a due.
Infatti, i Padri della chiesa dicevano che il Signore li manda a due a due perché meno che tra due non si può vivere la carità, l’amore fraterno.
Ecco! Questo diviene il distintivo di coloro che credono in Cristo: l’amore vicendevole!
Non a caso oggi celebriamo la memoria di due grandi discepoli di San Paolo: Timoteo e Tito.
La conversione di san paolo ha suscitato la conversione di molti altri, fra cui Tito e Timoteo.
La risposta di questi due discepoli ha poi permesso al vangelo di giungere ad altri portandoli alla conversione.
Intuiamo quanto sia importante la nostra risposta al Signore.
Se la nostra vita diventasse un "no" all'azione di Dio, molti uomini e donne, attorno a noi, dopo di noi, non sentirebbero parlare del Signore Gesù.

LA BONTÀ CAMBIA I CUORI (Bruno Ferrero)
Un vecchietto che da molto tempo si era allontanato dalla Chiesa, un giorno andò dal parroco.
Sperava di essere aiutato finalmente a risolvere i suoi problemi di fede.
Quando entrò nella canonica, c'era già una persona a parlare con lui.
Il sacerdote intravide il vecchietto in piedi in corridoio, e subito, uscì a portargli una sedia.
Quando l'altro si congedò, il parroco fece entrare il vecchio signore.
Conosciuto il problema, gli parlò a lungo e dopo un fitto dialogo, l'anziano, soddisfatto, disse che sarebbe tornato alla Chiesa.
Il parroco, contento, ma anche un po' meravigliato, gli chiese: «Senta, mi dica, di tutto il nostro incontro, qual è l'argomento che più l'ha convinta a tornare a Dio?».
«Il fatto che sia uscito a portarmi una sedia», rispose il vecchietto.

Pace e bene, buona giornata…

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

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