SABATO 9 FEBBRAIO 2019 (MC. 6, 30-34)
“Riposo”
Immagino l’entusiasmo contagioso dei discepoli mentre raccontano a Gesù delle loro imprese apostoliche e Gesù che con amabilità li invita a ritirarsi con lui in un luogo in disparte per riposarsi.
Bella l’idea di riposarsi con Gesù. Probabilmente non ci si pensa mai, ma Gesù invita a vivere con lui anche il riposo. Ossia invita a stare con lui anche per riposarsi.
Vuol dire che Gesù non è contrario al riposo, ma che ci propone di viverlo con lui.
Invece spesso noi sentiamo il riposo come una vacanza anche da Dio.
Eppure normalmente non si desidera vivere le settimane di vacanza con le persone care: on la famiglia, il fidanzato, gli amici?
Si vede che il Signore non fa parte delle persone care con cui andare in vacanza, come se fosse un antagonista del riposo e del divertimento.
Poi colpisce la tenerezza di Gesù, il quale vista la grande folla che lo attendeva e provando compassione per loro, si mette ad insegnare loro molte cose.
Ma come? La priorità di Gesù è insegnare molte cose?
Gesù ci mostra che la cosa di cui abbiamo veramente bisogno è la verità dell’amore, da cui poi deriva tutto il resto. Egli sazia il bisogno profondo del nostro cuore e davvero si può giungere a percepire la sua Parola come un vero e proprio gustoso nutrimento.
Tutti accorrono, precedendolo, sull’altra riva forse senza sapere il perchè: che meraviglia!
La tenacia e la ricerca di questa gente li porta a precedere a piedi intuendo già dove sarebbero approdate quelle barche. Non mollano! Non s’arrendono al fatto che Gesù ha preso i suoi in disparte, lontani dalla folla.
La folla in questo caso ci richiama il “sensus fidei” dei fedeli, ossia il fiuto, l’intuito della fede che ha il popolo di Dio, il quale pur senza istruzione teologica, percepisce la bellezza della verità e precede e sostiene il cammino di comprensione del mistero di Dio di tutta la Chiesa.

IL POZZO (Bruno Ferrero)
«Un uomo decise di scavare un pozzo.
Scavò per dieci metri, ma non riuscì a trovare l’acqua.
Deluso abbandonò lo scavo e cercò un altro posto più adatto.
Lo trovò e scavò per quindici metri di profondità.
Il terreno non mostrò la minima traccia di umidità.
L’uomo si spostò allora da un’altra parte e scavò ancora più profondamente delle prime due volte. Ma neanche così trovò l’acqua.
Deluso e sfinito, abbandonò l’impresa.
Sommando insieme i tre pozzi che aveva fatto, aveva scavato per quasi cinquanta metri di profondità. Se avesse avuto un po’ di pazienza, con la stessa energia e la stessa fatica, solo con un piccolo sforzo in più avrebbe trovato l’acqua già la prima volta».

Pace e bene e buona giornata!

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

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